mercoledì 26 ottobre 2016

Isabelle de Paris

[cartoons] Isabelle de Paris. Reduce dalla visione della miniserie durante la pausa pranzo - in fondo sono solo 13 puntate, meno di quanto ci mette uno scimmione con un casco di banana in testa a finire un combattimento, meno di quanto ci mette un cavaliere dello zodiaco a fare il suo discorso introduttivo alla battaglia e infinitamente meno di quanto ci mette Holly ad attraversare il campo di calcio - mi accingo a scriverne una recensione completa di trama. Stroncato da molti per la bassa qualità tecnica dell'opera, una bassa qualità derivante dal basso budget del prodotto, al netto di tutti i difetti tecnici che si possono elencare e degli artifici finalizzati al risparmio che si possono notare (animazioni fatte zoomando immagini fisse, intensivo riciclo di fotogrammi, ...), a me la serie è piaciuta per il semplice fatto che già dalla prima puntata ero curiosissima di vedere come andava a finire. L'ambientazione storica (guerra franco-prussiana) e le musiche di Chopin, in particolare Fantasie Improptu che fa da sigla, sono poi dei succulenti bonus. La grafica è sì grossolana (lo stesso volto è disegnato con grado di accuratezza differente a seconda dell'inquadratura) e certe scelte sono inspiegabili (il ministro Thiers con il volto verde è una scelta alquanto stravagante: pur nell'ipotesi che si voglia enfatizzare il marcio che è in lui, un cartone con un'ambientazione storica così ingombrante dovrebbe rimanere nell'ambito di una rappresentazione realistica dell'aspetto umano) , il disegno è gradevole e mi ricorda molto quello di Jenny la Tennista. Sicuramente migliore dei vari guerrieri scimmioni dagli occhi a triangolo. La trama, secondo me, non merita le stroncature che ho letto in giro: non è così scontata e, poi, vogliamo paragonarla alla ripetitività di tanti altri anime che pure apprezzo (serie robotiche, time bokan, ecc.) , dove ogni episodio si ripete con lo stesso schema? Certo, si poteva fare meglio, è vero. Troppa impulsività, quasi inconsistenza, da parte di personaggi che vanno all'attacco e incontro a morte certa senza uno straccio di piano... ma di quale anime potremmo dire diversamente?

TRAMA SPOILEROSA
Isabelle Lausten (o Rousten?) è una quindicenne di nobile famiglia, una delle più prestigiose e ricche dell’aristocrazia francese. Le sue avventure iniziano a Parigi il giorno che fa l'ingresso nella sua società partecipando a un gran ballo a cui si reca accompagnata dai suoi genitori, Leon e Marie, dalla sorella maggiore Genevieve, dal fratello maggiore Andrea, capitano dell'esercito agli ordini del generale Gambetta. Al servizio della famiglia c’è il fido cocchiere Gaston particolarmente devoto a Genevieve e la governante Joanna. Al ballo si scopre che Isabelle ha una bella cotta per il capitano Victor, amico di famiglia e soprattutto di Andrea e fidanzato di sua sorella Genevieve che, però, pur volendo bene a Victor, non accetta il matrimonio imposto dalla famiglia e sogna una vita con il suo maestro di pianoforte Jules, un uomo fiero e di umili origini. Al ballo Isabelle incontra anche un vecchio amico di infanzia, Jean, goffo e insistente, da sempre, fin da bambino, suo strenuo corteggiatore, nonostante il disprezzo di Isabelle che lo riteneva troppo piagnucolone e codardo per poterne accettare la corte. Jean continua a corteggiare Isabelle e intuisce subito il debole che la giovane ha nei confronti di Victor, verso cui prova una sana gelosia. Isabel leè la prima a scoprire la tresca tra Genevieve e il suo maestro di piano e ne rimane indignata e dispiaciuta per Victor. Nel frattempo si diffonde la notizia che l’imperatore Napoleone III è caduto per mano dei prussiani che già marciano verso Parigi. I nobili parigini decidono di rifugiarsi a Versailles lasciando la capitale, troppa pericolosa, alla mercé dell’esercito prussiano, il quale ha la strada spianata dall’accordo segretamente stabilito con il ministro Thiers: Parigi non si difenderà se le proprietà e le ricchezze del ministro gli saranno risparmiate. Genevieve, di fronte alla imminente partenza della sua famiglia per Versailles e all’idea di non rivedere più Jules, rompe il suo usuale silenzio e atteggiamento remissivo per comunicare a Victor e alla famiglia la rottura del suo fidanzamento per unirsi a Jules. Dopo un duello tra Victor e Jules (Victor vincerà e una volta vendicato il suo onore accetta a malincuore la scelta della sua amata), Genevieve sposa il suo maestro e resta a Parigi, dicendo addio alla sua famiglia dalla quale viene disconosciuta. Gaston sceglie di rimanere con lei per continuare a proteggerla come servo devoto. Le voci del tradimento di Thiers si diffondono fra la popolazione che decide di reagire e difendere la città. Fra questi, ha un ruolo di leadership proprio Jules. Thiers per tentare di smentire tali voci decide di lanciare un’offensiva contro i prussiani, mettendo a capo della spedizione il capitano Andrea, ma avverte i prussiani ottenendo la completa disfatta per Andrea e i suoi uomini. Il viaggio per Versailles si rivela molto pericoloso per la famiglia Lausten, trovandosi sotto il fuoco dei prussiani. In particolare, Isabelle riuscirà a cavarsela solo grazie all’aiuto di Jean e Victor ma sarà costretta a tornare con loro a Parigi, dove ritroverà Genevieve, Jules e Gaston e avrà modo di scoprire quanto tutti e tre siano coinvolti nella resistenza antiprussiana. Attraverso un rischioso viaggio in mongolfiera, scortata da Victor e Jean, Isabelle riesce a ricongiungersi ai suoi genitori a Versailles, dove però presto si diffonde la notizia della morte di Andrea. Isabelle riceve, attraverso la visita di Gaston, una lettera da Genevieve con una richiesta di aiuto: andare a Londra per incontrare amici inglesi di Jules che potranno fornire il loro aiuto alla resistenza parigina. Thiers sospetta il coinvolgimento dei Lausten e fa sorvegliare Isabelle da brutti ceffi e un gigante apparentemente immortale, per cui il viaggio verso Londra, con Isabelle vestita da uomo in compagnia di Jean, diventato ormai maturo e coraggioso, diventa tutt’altro che una passeggiata ma sarà anche segretamente protetta da una banda di uomini a volto coperto, i giustizieri della notte, capeggiati da un uomo e una donna mascherati. Tuttavia, Isabelle riesce nella sua missione e, grazie all’aiuto Victor accorso a Londra con l’ordine non recepito di arrestare Isabelle, riesce a ritornare sana e salva a Versailles. A Parigi intanto l’esercito prussiano incontra la resistenza della popolazione dei ceti più bassi mentre Thiers medita di fuggire con l’aiuto del “nemico” straniero per poi ritornare a Parigi quando sarà epurata dalla “feccia” dei cittadini che si battono per difenderla. Isabelle e i genitori, vengono tenuti in ostaggio dai giustizieri della notte, introdottisi nella loro residenza di Versailles per sfuggire ad un agguato e qui, grazie all’intervento di Victor, si scopre che l'uomo mascherato è in realtà Andrea, sopravvissuto alla guerra grazie alle cure di una gitana, Irma, diventata poi sua moglie e compagna di battaglia. Thiers approfitta della situazione per accusare i Lausten di dare rifugio a dei criminali, di essere dei traditori, e fa bombardare il palazzo causando la morte di entrambi i coniugi Lausten. Isabelle, insieme Jean e Victor, quest’ultimo ormai convinto di stare, in quanto ufficiale, dalla parte sbagliata, si uniscono alla ribellione a Parigi, portando con sé anche Joanna. Gli uomini di Thiers fanno irruzione in una riunione dei capi della resistenza a cui partecipano anche i giustizieri della notte e Jules e fanno prigioniera Irma che, per tradire i compagni, si pugnala al petto. Jules viene successivamente arrestato e fucilato in quanto capo della ribellione mentre Genevieve, incinta, si occupa dei feriti nella residenza parigina dei Lausten, aiutata da Gaston e Joanna ma gli uomini di Thiers non si fermano neppure davanti ai feriti e fanno una strage all’interno di questo improvvisato ospedaletto, uccidendo anche Genevieve, Gaston e Joanna. Gli scontri in città, fra parigini ed esercito parigino, si fanno sempre più cruenti, i cittadini cadono come foglie e lo stesso Victor rimane ucciso, sognando ancora di Genevieve. Isabel e Jean fuggono verso il cimitero, l’unica parte dove i cittadini riescono ancora a resistere, mentre Andrea va ad affrontare Thiers. Andrea cade sotto i colpi della guardia armata di Thiers mentre Thiers si salva facendosi scudo con un suo notabile. I cittadini al cimitero vengono sorpresi dall’esercito che spara, uccidendo tutti, Jean compreso, tra le lacrime di Isabel che aveva compreso di poter avere una vita con questo ragazzo generoso, coraggioso e devoto. Isabelle, dimostrando fierezza e coraggio al tenente dell’esercito, viene lasciata andare mentre lei si ripromette di vivere per Jean, non più come Isabelle Lausten ma come Isabelle de Paris, con tutto l’orgoglio per la sua nazione.

PERSONAGGI
Isabelle
Isabelle sotto mentite spoglie
Jean
Capitano Victor
Leon Lausten
Marie Lausten
Genevieve
Jules
Capitano Andrea
Irma
Generale Gambetta
Gaston
Joanna
Ministro Thiers
Phandom
Il "mostro"

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